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Modica antica: Siculi e Greci
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La quarta sala del museo è dedicata a Modica e agli insediamenti antichi siculi e greci, che si sono succeduti nell'area urbana della città barocca e moderna. Lo sperone del Castello, alla confluenza dei torrenti Janni Mauro e Pozzo dei Pruni, è il luogo privilegiato in cui si sono sviluppate intense frequentazioni dalla preistoria (località Vignazza vetrina 14), fino ad epoca ellenistica (S. Pietro, S. Teresa vetrine 15 e16) e medievale. Gli insediamenti di età ellenistica e romana di Modica sono noti anche a Silio Italico, Cicerone e Plinio.
Nella vetrina 14 sono esposti reperti provenienti dal villaggio preistorico della Vignazza e Quartiericcio, risalenti all'antica Età del Bronzo (facies Castellucciana 2300 - 1700 a.C.): fuseruole, un coperchio, lame in selce e ossidiana (ripiano alto), accette e macine (sugli altri ripiani). Dal Quartiericcio sono esposte anche ceramiche greche:, come, ad esempio, un'ansa di anfora rodia di età ellenistica con il timbro del fabbricante (Apollonios). Dall'insediamento di età classica ed ellenistica di Modica provengono vari reperti ceramici (vetrine 15 e16) relativi, probabilmente, a due aree funerarie (Vignazza e S. Teresa) e forse ad una stipe votiva (S. Pietro, Via Grimaldi). Nella vetrina 15 sono esposti, sul ripiano superiore e di mezzo, reperti provenienti dalla necropoli della Iocalità Vignazza (Via Fontana): alcuni unguentari, un piatto a vernice nera, una coppetta e delle olpai. Sugli altri ripiani della vetrina sono esposte coppe, skyphoi, piatti da pesce a vernice nera e anse di anfore con bolli (MIKYFOS; MIDAS) del III secolo a.C., forse da una stipe votiva di un santuario nei pressi dell'attuale Domus Sancti Petri e Via Grimaldi.
Nella vetrina 16 ,al centro della sala, sono esposti i corredi della necropoli del IV e III sec. a.C. ubicata a S. Teresa: sul ripiano alto vari vasi a vernice nera (skyphoi, coppe, boccaletti, etc.); sugli altri ripiani sono esposte ceramiche acrome (olpai, unguentari, brocchette, lucerne) e frammenti più antichi da scavi regolari (1979).
Sul ripiano superiore della vetrina 17 sono presentati i vasi di corredo provenienti dalla tomba a grotticella (I sec. a.C. - I sec. d.C.) con inumazioni multiple rinvenuta a Palazzo Polara (Scavi Soprintendenza 2012): due laginoi (bottiglie a corpo ovoidale e alto collo), sei unguentari, una coppa, due lucerne (decorate con guerrieri a cavallo e appiedati). Nella vetrina 17 sono inoltre esposti reperti del VI, IV, III e II sec. a.C. provenienti da vari quartieri della città (S.Vito, Corso Garibaldi, Vico Medica, Dente) e nella vetrina 20 altri reperti da altre contrade del territorio (Ciarciolo, Fasana, Bosco-Cavette, Cozzo S.Angelo), che confermano la presenza di abitati sparsi afferenti all'epoca classica ed ellenistica. Nelle vetrine 18 e 19 sono esposti i reperti provenienti dagli scavi effettuati al Castello dei Conti di Modica (1995 - 2011): nella vetrina 19, sul ripiano alto, un frammento di kotyle proto-corinzia, un frammento di ciotola con invetriatura verde del XII sec. e, sul ripiano di mezzo, due frammenti di catini in protomaiolica del XIV sec., due ciotole in maiolica con invetriatura stannifera del XVI sec. e un piatto in maiolica decorato in azzurro con motivi a cespugli del XVII sec. Sul ripiano basso della vetrina 19 sono esposti frammenti di orli di scaldavivande del XIII sec., frammenti di vasi da basilico del XV secolo, frammenti di ciotole in maiolica smaltata in azzurro del XVI secolo, un frammento di piatto in maiolica decorato in blu e Iustro del XV secolo e frammenti di mattonelle pavimentali del XV secolo.
Nella vetrina 20 sono esposti, sul ripiano alto, frammenti di ciotole in maiolica decorata in blu e lustro di area valenzana del XIV secolo, vari frammenti di scodelle con insegne araldiche delle famiglie modicane e della famiglia Chiaramonte del XIII e XIV secolo (ripiano di mezzo) e poi, sul ripiano di mezzo, piatti in maiolica del XV secolo con il monogramma IHS (JHESUS SALVATOR MUNDI) e boccali in maiolica del XV secolo. Sul ripiano basso sono presentate maioliche del XV secolo. Alle pareti pannelli didascalici sul vaso rinvenuto in località Oreto, oggi al Museo di Siracusa, sugli scavi a Palazzo Polara, sugli scavi al Castello dei Conti e sui rinvenimenti del 1925 di via Polara (ceramiche indigene della fase IIA del Finocchito e ceramiche greche, tardo-geometriche della metà dell'VIII sec. a.C., oggi al Museo di Siracusa.