Sala Risorgimento
Sulla destra sono esposte armi risorgimentali del XIX secolo. Tra i fucili, alcuni sono appartenuti alla Guardia Nazionale, altri utilizzati per la caccia. Sono presenti anche due pistole con accensione a pietra focaia, sciabole e spade. Degno di nota lo stiletto da cadetto per la presenza di intarsi in oro e del manico in avorio.
Sulla sinistra, due casseforti ottocentesche donate dalla Banca Agricola di Ragusa: una di manifattura austriaca, l'altra ungherese. Il meccanismo di apertura avveniva mediante l'uso di tre chiavi.
Sulla parete si trovano:
- un telegramma augurale scritto da Garibaldi e inviato nel 1862;
- una lettera di Garibaldi inviata da Caprera agli amici del collegio di Modica nel 1863;
- l'attestato della medaglia conferita al soldato Pisana Orazio per le Guerre d'Indipendenza contro gli austriaci (la medaglia è andata persa);
- estratti di giornali risorgimentali.
All'interno della bacheca prende posto una foto del garibaldino Don Leopoldo Calabrese, premiato con due medaglie donate da re Vittorio Emanuele II. Il personaggio in questione è ricordato anche per essere stato un massone: a testimonianza di questo sono esposte due spalline e una fascia con medaglia.