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LUCIO CESARE

​La testa in marmo, Acquisita da Paolo Orsi per il Museo Archeologico di Siracusa nel 1909, fu ritrovata in contrada Cassero a 4 chilometri a nord di Modica. L'opera ritrae Lucio Cesare, uno dei due figli adottivi dell'imperatore romano Augusto. Il ritratto, con vari segni di usura sul sopracciglio, sulla fronte, con lacune, specie sul setto nasale, con scheggiature sul labbro e al mento, rientra nella ritrattistica di età Giulio Claudia.Il busto mostra una leggera torsione a sinistra. Probabilmente la testa era collocata nella dimora di un cittadino benestante, residente nel territorio modicano, legato in qualche modo alla famiglia imperiale; le testimonianze letterarie menzionano in zona possedimenti di Agrippa, che, dopo la morte di questo, sarebbero passati in mano ad Augusto. Il ritratto da Modica, dalla località Cassero, è assimilabile ai ritratti ufficiali di Augusto: le ciocche dei capelli distribuite sulla fronte, il motivo dei capelli “a stella” sul retro del cranio. Questo ritratto da Modica è sicuramente assegnabile al primo tipo: l'epidermide del viso è alquanto liscia, l'aspetto generale è quello di un personaggio pensoso, alquanto idealizzato, con gli occhi leggermente infossati.

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