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La Grotta Lazzaro: un riparo con un santuario preistorico

Nella vetrina 10 sono presentati resti fossili provenienti dalla Cava Lazzaro (bovini, caprini, suini). Un consistente lotto di ceramiche dell'antica Età del Bronzo della facies di Castelluccio (2300/1600 a. C.), provenienti dalla Grotta Lazzaro (recuperi Maugini-Stoppani, fine XIX sec.), sono esposti nella vetrina 11; sul ripiano alto si segnalano vasi, attingitoi, bicchieri e vari frammenti decorati con motivi a strisce di colore nero. Si segnalano anche una piastra fittile (una sorta di astragalo), un vaso a fruttiera miniaturistico,  la base di un idoletto e un corno fittile. Questi reperti sono probabilmente assegnabili alla sfera cultuale. Nella vetrina 11 sono esposti anche punteruoli in osso, fuseruole, lame, coltelli e accette in basalto.
La Grotta Lazzaro fu un riparo abitato, forse dotato di un luogo di culto, che si potrebbe identificare come un  santuario preistorico. La Grotta fu frequentata sia nel Neolitico (ollette a corpo biconico, esposte sul ripiano alto della vetrina) che nell'Età del Ferro, tra il XXIII e l'VIII sec. a.C.

Un villaggio dell'antica Età del Bronzo a Cava Ispica

Nella vetrina 8 della sala 2 è esposta una ricca serie di vasi e strumenti in selce, provenienti da un villaggio dell'antica Età del Bronzo (2300 - 1700 a. C.), ubicato in località Baravitalla lungo il versante sinistro della parte settentrionale di Cava Ispica (scavi Soprintendenza 1982). I reperti esposti sono stati rinvenuti nelle capanne del villaggio (con focolari e un muro di recinzione) e in parte erano il corredo funerario di una monumentale tomba a grotticella con lesene. Sul ripiano superiore della vetrina 8 sono esposte alcune fruttiere, vasi biconici, rocchetti, alcuni probabili idoletti fittili (di cui uno con sporgenze laterali) e un osso a globuli frammentario, considerato dagli studiosi come probabile idoletto, amuleto oppure strumento musicale. Dalla tomba a lesene provengono cinque vasi a fruttiera e quattro vasi attingitoi. Sul ripiano inferiore sono esposti pestelli, macine e accette provenienti dal villaggio.

Un villaggio preistorico costiero della cultura di Thapsos

a Bruca e gli empori di età storica

Nella vetrina 9, sul ripiano di mezzo, sono esposte le ceramiche (pissidi, tazze carenate, coppe) risalenti alla media Età del Bronzo (cultura di Thapsos, 1450 -1270 a.C.) provenienti dalle capanne del villaggio preistorico di località Bruca (scavi Soprintendenza), in prossimità della foce della Fiumara di Modica. Altre ceramiche (bacinelle, fiaschi), decorate ad incisione, lame e strumenti in selce, esposti sul ripiano basso, e alcune ceramiche della facies di Castelluccio (2300 - 1700 a.C.) e dello stile di Rodì-Tindari, ad impasto grigio, confermano che l'area era stata già abitata sia in età neolitica che durante I'Antico Bronzo. Anche i reperti esposti sul ripiano alto della vetrina, provenienti da Iocalità Balata (frammenti di ceramica e macine) e da Scicli (Grotta Maggiore), confermano un'occupazione del territorio interno rispettivamente nell'Età del Rame (cultura di S. Ippolito) e fra la tarda Età del Rame e l'Antico Bronzo. Nella vetrina 11, sul ripiano di mezzo nell'ultima anta a destra, sono esposte le ceramiche (pissidi, tazze carenate, coppe) risalenti alla media Età del Bronzo (cultura di Thapsos, 1450 -1270 a.C.) provenienti dalle capanne del villaggio preistorico di località Bruca (scavi Soprintendenza), in prossimità della foce della Fiumara di Modica. Altre ceramiche (bacinelle, fiaschi), decorate ad incisione, lame e strumenti in selce, esposti sul ripiano basso, e alcune ceramiche della facies di Castelluccio (2300 - 1700 a.C.) e dello stile di Rodì-Tindari, ad impasto grigio, confermano che l'area era stata già abitata sia in età neolitica che durante I'Antico Bronzo. Anche i reperti esposti sul ripiano alto della vetrina, provenienti da Iocalità Balata (frammenti di ceramica e macine) e da Scicli (Grotta Maggiore), confermano un'occupazione del territorio interno rispettivamente nell'Età del Rame (cultura di S. Ippolito) e fra la tarda Età del Rame e l'Antico Bronzo.

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