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Le raccolte paleontologiche: squali, elefanti e bovidi

Una consistente raccolta paleontologica, con fossili e reperti osteologici e malacologici è esposta nelle vetrine ai numeri 1-4 del museo: denti di squali e incisivi di elefanti, del periodo pleistocenico (dalle località Buxello e Granieri); mandibole di bovidi (dalla località Mista), molari di elefanti dalla Grotta della Signora (vetrina 1), un granchio, coralli, ostriche e conchiglie bivalvi (da Modica e da varie altre zone) (vetrine2-3-4). Questi reperti confermano la ricchezza e la varietà delle faune dell'area modicana prima dell'arrivo dell'uomo.

Il Neolitico e le Veneri in pietra: un villaggio del V - IV millennio

Nella vetrina 5, sul primo ripiano, sono esposte due "Veneri" (donate da N. Rizza): la statuetta "A" (fig. 4), modellata con I'accentuazione sommaria di alcune parti anatomiche e caratterizzata da incisioni schematiche che riproducono il viso e gli arti superiori, la statuetta "B", molto stilizzata, presenta la sola indicazione dei glutei e del ventre, dove forse è indicato con una incisione il sesso. Su questo ripiano è esposto altresì un ciottolo, simile ai betili litici. Le "Veneri" sono due importanti prodotti della plastica di tradizione paleolitica. Nella stessa vetrina sono sistemati utensili e nuclei di selce, che testimoniano l'intensa produzione di industria litica di questo villaggio.
Nella vetrina 6, alcuni reperti in terracotta (un fiasco decorato a incisioni, un bicchiere, una tazza e varie anse a rocchetto) sono i vasi utilizzati nelle capanne del villaggio fra V e IV millennio a.C.
Altri reperti della vetrina (ripiano di mezzo) sono invece riferibili all'Eneolitico e all'Età del Bronzo e testimoniano la sopravvivenza di questo villaggio anche nelle età successive.

Infine, sempre dalla località Pirrone, nella vetrina 7, sono esposti frammenti di anfore, lucerne, piatti e pesi, assegnabili a vari abitanti di epoca greco-romana.

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