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Il giudizio di Paride: l'Hydria del "Pittore di Modica"

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Dal 24 gennaio 2020 è in esposizione, in una sala del nostro museo,  un'hydria (dal termine greco "hydros"= acqua) custodita presso il Museo Archeologico "Paolo Orsi" di Siracusa e proveniente da Modica. Risalente al V secolo a.C., si tratta di un vaso unico nel suo genere per via della raffigurazione del "Giudizio di Paride", epico episodio delle narrazioni omeriche. È stata ritrovata nel 1913 in contrada Oreto.

Il mito dietro la scena

L'irruzione della dea della discordia Eris al banchetto nuziale di Peleo e Teti, futuri genitori di Achille, è all'origine del racconto mitologico de "Il Giudizio di Paride".

La dea Eris, contrariata per non essere stata invitata da Zeus al banchetto nuziale, gettò una mela d'oro con l'iscrizione «alla più bella». Era, Atena e Afrodite si contesero subito la mela e pretesero che Zeus scegliesse la più bella fra loro. Ma Zeus ordinò che fosse il principe troiano Paride, figlio di Priamo e di Ecuba, nonché il più bello fra i mortali, a scegliere a chi consegnare la mela d'oro, decretando la più bella fra le tre dee.

Zeus incaricò Ermes di condurle al cospetto di Paride che, a causa delle funeste profezie che lo accompagnavano, era costretto a vivere come un pastore. Per fagocitare la scelta, ognuna delle tre dee promise al giovane una ricompensa:

Era lo avrebbe reso ricco, Atena gli avrebbe donato sapienza e imbattibilità e, infine, Afrodite gli avrebbe consentito di amare la donna più bella del mondo. Paride scelse quest'ultima e, inviato dal padre Priamo a Sparta conobbe Elena, moglie di Menelao. Afrodite fece innamorare Elena mantenendo la promessa fatta a Paride, che la rapì portandola a Troia e provocando la guerra. Questi fatti mitologici sono raccontati nell'Iliade (24, 25-30) e anche da scrittori latini: Ovidio e Luciano (Dialogo degli Dei, 20).

 

Prof.Giovanni Distefano

G.D.

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